E’ simile al prezzemolo: ecco le caratteristiche e gli usi del cerfoglio

Molti considerano il cerfoglio come il “fratello” del prezzemolo, anche perché, a prima vista, i due si assomigliano moltissimo. Il cerfoglio è una pianta aromatica che appartiene alla famiglia delle umbrellifere e ha origini in Russia e in Medio Oriente. È sin dai tempi degli antichi Romani che, nel Mediterraneo, viene utilizzata come erba aromatica.
Cresce prevalentemente in tutte quelle zone considerate boschive e sia in Francia che negli Stati Uniti è utilizzato come valida alternativa al nostro prezzemolo. L’aroma del cerfoglio è paragonabile ai profumi intensi dell’anice e del basilico, ma questo risulterà meno intenso se si decide di essiccare la pianta. Nonostante questa pianta abbia svariate proprietà, nel nostro Paese ancora non viene utilizzata come dovrebbe, infatti, in Italia, il cerfoglio sembra non essere poi così apprezzato.

In molte zone del mondo il cerfoglio cresce in modo spontaneo e, come spiegato prima, si trova soprattutto in zone boschive e selvatiche. Il clima adatto al corretto sviluppo delle piante di cerfoglio è quello Mediterraneo e, questa pianta, si sviluppa soprattutto in zone di penombra. Dunque, se si decide di iniziare a coltivare il cerfoglio, è bene scegliere una zona al riparo dal sole per piantare i semi. Infatti questa pianta soffre molto i caldi raggi solari.

Si possono coltivare due tipologie di cerfoglio: comune e riccio. Quest’ultimo è più produttivo ma decisamente meno aromatico. Questa pianta può essere coltivata tranquillamente anche in vaso, infatti basterà semplicemente piantare i semi in un terreno fresco e, dopo pochi mesi, si potranno raccogliere le prime foglie di cerfoglio. Bisogna però assicurarsi che i semi restino in superficie, senza cadere in profondità nel terreno. Per aumentare la produzione di queste ultime è consigliabile prelevare di tanto in tanto alcune infiorescenze dalla pianta.

A prima vista assomiglia davvero molto al prezzemolo ma il cerfoglio si può sviluppare fino a 70 centimetri in altezza. Le foglie sono di un verde chiaro e produce fiorellini bianchi in infiorescenze ad ombrello. Questi ultimi, generalmente, si sviluppano a fine estate e sono lunghi circa 1 centimetro o poco più.

Breve accenno alle proprietà del cerfoglio.

Oltre agli usi a livello gastronomico, il cerfoglio ha ottime proprietà curative ed è infatti utilizzato molto in fitoterapia. Azione diuretica, digestiva, depurativa e stimolante: furono questi i primi benefici che vennero resi noti riguardo il cerfoglio. È un ottimo rimedio naturale contro la stitichezza ed ha un’alta concentrazione di vitamine, carotene e sali minerali, soprattutto calcio, ferro e vitamina C. Il ferro è un elemento molto importante per il nostro organismo, così come il calcio e il magnesio che vanno ad agire sulla muscolatura e sui nervi. La vitamina C, invece, è famosa per le sue proprietà in grado di rafforzare le difese immunitarie, mentre il carotene ha un’alta funzione antiossidante.

Proprietà del cerfoglio

Come spiegato poco sopra, il cerfoglio ha un alto concentrato di vitamine e sali minerali: ed è proprio grazie a questi elementi che il cerfoglio è considerato un ottimo rimineralizzante e antiossidante. Ha un effetto lenitivo e sedativo in presenza di tosse ed è spesso impiegato per lenire anche irritazioni a livello della cute. Invece, estraendo il succo dalle parti aeree del cerfoglio, si possono fare sugli occhi degli impacchi decongestionanti. In caso di coliche epatiche o di ittero, il cerfoglio è un ottimo alleato.

Si può quindi affermare che il cerfoglio ha le seguenti proprietà curative: depurative, diuretiche, favorisce la secrezione gastrica, digestive, lassative, lenitive, antisettiche e antinfiammatorie. Sia in ambito culinario che in quello curativo vengono utilizzate sia le foglie che i fiori di cerfoglio fresco. Questa pianta può essere trasformata in diversi stati, ad esempio l’infuso di cerfoglio è utilissimo per sedare le infiammazioni e ha inoltre proprietà digestive e diuretiche se viene bevuto a fine dei pasti. È facilissimo preparare un infuso di cerfoglio, basterà infatti tenere in infusione un cucchiaio di foglie fresche in un litro d’acqua bollente per circa dieci minuti.

Sotto forma di cataplasma invece, è possibile utilizzarlo contro le punture di insetti e sui geloni: basterà ridurre in poltiglia una manciata di foglie fresche e applicarle sulle zone interessate. Il succo è invece utilissimo per gli impacchi per gli occhi infiammati da effettuare per 3 volte al giorno. Gli impacchi a base di cerfoglio vengono inoltre utilizzati per decongestionare la pelle del viso o come maschere di bellezza. L’utilizzo e il consumo del cerfoglio non porta alcun effetto collaterale o indesiderato, ma è bene affidarsi a negozi specializzati per l’acquisto dei semi o delle piante.

Il cerfoglio in cucina.

Come detto sopra, il cerfoglio può essere un valido sostituto o una valida alternativa al nostro comune prezzemolo, nonostante abbia un sapore più delicato in confronto a quest’ultimo.
È ottimo aggiungerlo in piatti come zuppe e minestre o pietanze a base di carni bianche e legumi. Il suo profumo caratteristico può essere una piacevole nota olfattiva per condire fresche insalate. Generalmente è consigliabile aggiungere il cerfoglio a fine di ogni cottura così da mantenere inalterate le sue caratteristiche organolettiche.

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