Storia della pasta alla carbonara, tutto quello che devi sapere

La carbonara è un piatto tipico regionale del Lazio amato in tutta Italia, ma anche a livello mondiale, tanto che negli ultimi anni è stato istituito un giorno per celebrarla: si tratta del carbonara day, che cade il 6 aprile.

Risulta piuttosto semplice da preparare, a patto che vengano utilizzati gli ingredienti giusti, seguendo la ricetta della tradizione, che si è affermata gradualmente a partire dalla seconda metà del Novecento, arrivando con ogni probabilità in Italia addirittura dagli Stati Uniti.

Pasta alla carbonara: un piatto iconico che nasce negli Stati Uniti?

Le origini della pasta alla carbonara sono piuttosto incerte, dato che sono diverse le storie che circolano in merito alla paternità di questo piatto tipico.

Secondo alcune credenze, infatti, la prima versione è stata ideata nel 1944 nella città di Napoli, dove un soldato americano, durante l’avanzata degli Alleati, decise di dare vita a un primo piatto inedito, aggiungendo agli spaghetti alcuni ingredienti presenti nella sua razione personale, vale a dire pancetta, uova in polvere e panna liquida.

Altri racconti vogliono come creatore uno chef di origini bolognesi, che avrebbe dato vita alla prima rudimentale ricetta della carbonara moderna sempre nel 1944 ma a Riccione, in occasione di un incontro tra le truppe inglesi e statunitensi.

Al di là delle diverse attribuzioni di paternità, la prima attestazione scritta della ricetta della pasta alla carbonara così come viene preparata ancora oggi arriva dagli Stati Uniti: si può trovare nella guida An extraordinary guide to what’s cooking on Chicago’s Near North Side, dedicata ad alcuni ristoranti di Chicago, risalente al 1952.

Soltanto due anni più tardi arriverà anche la prima ricetta su una rivista italiana, tuttavia con alcuni ingredienti – groviera e aglio – che attualmente non vengono più ritenuti quelli della tradizione.

Come preparare una pasta alla carbonara a regola d’arte

Per preparare una pasta alla carbonara a regola d’arte oggi sono necessari guanciale, pecorino romano DOP, uova e pepe.

Innanzitutto, mentre la pasta è in cottura è necessario tagliare il guanciale a striscioline e iniziare a soffriggerlo senz’olio in una padella, a fuoco lento. Per preparare la tipica crema, invece, è necessario montare i tuorli delle uova a bagnomaria con una frusta, così da pastorizzarli: dopodiché, è possibile procedere all’aggiunta del pepe e del pecorino romano DOP, andando a mescolare lentamente per amalgamare il tutto.

Dopodiché, si procede a scolare la pasta – rigorosamente al dente – e a versarla nella padella con il guanciale, insieme con la crema d’uovo e pecorino romano DOP, procedendo a mantecare a fuoco spento.

Quale formato di pasta per la carbonara?

Anche la scelta del formato di pasta ha la sua importanza, quando si deve preparare la carbonara.

La ricetta tradizionale richiede vengano impiegati gli spaghetti, ma al giorno d’oggi risultano sempre più diffuse e apprezzate dagli appassionati tantissime, altre varietà.

Spazio, quindi, anche a rigatoni e mezze maniche rigate, meglio ancora se con trafilatura al bronzo: in questi casi, infatti, la pasta risulta più ruvida e porosa, quindi in grado di trattenere meglio la caratteristica crema d’uovo e pecorino.

Nelle versioni più alternative, invece, non di rado vengono impiegati anche i bucatini, per creare una contrapposizione ideale con l’amatriciana, linguine, pennette e fusilli.

Al di là delle preferenze personali, utilizzando ingredienti di qualità si avrà modo di portare in tavola una carbonara realizzata a regola d’arte, in grado di soddisfare i palati di tutti i commensali.