Per il suo sapore inconfondibile e la versatilità in cucina, il pesce spada è una varietà molto apprezzata di cui spesso se ne ignorano le caratteristiche nutrizionali e le proprietà. Il pesce spada si contraddistingue da altre tipologie di pesce, per le sue carni gustose e ricche di proprietà organolettiche.
Consigliato per potere aiutare a contrastare il caldo estivo, il pesce rappresenta una fonte di vitamine, minerali e proteine. Scopriamo insieme quante calorie contiene e come prepararlo per gustarne la sua carne prelibata.
Valori nutrizionali del pesce spada
Il pesce spada è diffuso in tutti i mari temperati del mondo, compreso il Mediterraneo dove viene pescato specialmente in Sicilia, in Calabria e nel Salento. Solitamente predilige le acque profonde ma tende a stare vicino alle coste. Le sue dimensioni sono notevoli dal momento che può raggiungere anche i 5 metri di lunghezza e i 500 kg di peso ma la caratteristica principale è la sua mascella superiore, che possiede la tipica forma di una spada, appiattita e tagliente.
Le carni del pesce spada sono molto digeribili, e rappresentano un concentrato di vitamine e sali minerali. La vitamina C può aiutare a stimolare il sistema immunitario sia negli adulti che nei bambini. La vitamina D e il calcio, invece, possono aiutare a migliorare la salute delle ossa, riducendo anche eventuali possibili rischi di osteoporosi e fratture. Povero di grassi saturi, contiene al suo interno Omega 3. Questi acidi grassi polinsaturi possono aiutare a ridurre i trigliceridi e il colesterolo cattivo. Ciò può influire beneficamente sulla pressione arteriosa e le funzionalità cardiache.
Il pesce spada può essere introdotto nell’alimentazione, regolarmente, seguendo i consigli del proprio medico per potere beneficiare dei sali minerali in esso contenuti. Ricco di fosforo, selenio e potassio può aiutare a migliorare le funzionalità cerebrali, motorie e nervose. I tranci di pesce, inoltre, non possiedono fastidiose lische. Pertanto, è indicato per il consumo anche da parte dei bambini.
Le sue carni si prestano per la preparazione di gustose ricette dalle più tradizionali come gli involtini di pesce spada, alla ghiotta oppure al salmoriglio, fino alle preparazioni più fantasiose. È da preferire soprattutto in estate perché leggero e fonte di nutrienti necessari per favorire il benessere del corpo.
Quante calorie ci sono nel pesce spada?
Come qualsiasi pesce azzurro, anche in questo caso dal punto di vista nutrizionale, i componenti principali sono le proteine, importanti per l’elevato valore biologico. Il pesce spada è un pesce con un elevato contenuto di sali minerali tra cui potassio, ferro, selenio, fosforo, sodio e calcio, ma anche di vitamine come B6, A, B3, B12. Ogni 100 grammi di pesce spada vengono apportate circa 110 calorie.
Come preparare il pesce spada
Si tratta di un alimento molto versatile che grazie al suo delicato sapore può facilmente essere abbinato a vari ingredienti. Tra le modalità di cottura si può spaziare dalla griglia alla cottura al forno, ma si possono anche preparare sfiziosi involtini lessi. La tecnica consigliata dagli esperti è la cottura al forno, meglio se al cartoccio che unisce le caratteristiche benefiche della cottura al forno con quella a vapore, mantenendone inalterati gli aromi e la delicatezza del pesce.
Affumicato, tagliato a fette sottili e servito con olio EVO e succo di limone, viene apprezzato da grandi e piccini. Ideale anche per la lavorazione a crudo, anche se sconsigliata per via della possibilità di contrarre batteri. Le sue dimensioni consentono di essere facilmente pulito dalle spine e di ricavarne grossi tranci.
È importante ricordare di scegliere sempre un prodotto fresco, riconoscendolo dall’odore delicato, gradevole che non abbia sentori di ammoniaca. I tranci devono avere un aspetto compatto e brillante, un colore vivo. Bisogna evitare di acquistare pesci che abbiano un odore forte e sgradevole, tranci con carni molle e sbiadite oppure ricche di striature rosse. Si consiglia anche di consumare subito il pesce spada, evitando di tenerlo per troppo tempo in frigorifero poiché i grassi irrancidiscono facilmente e assumono un sapore cattivo.