Quando si vedono dei kg in più sulla bilancia, alla base non c’è sempre un eccesso di adipe. A volte, infatti, il problema è legato all’accumulo di liquidi. In questi casi, la cosa giusta da fare è orientarsi verso una dieta drenante, seguendo, se possibile, le indicazioni di un nutrizionista esperto (eventuali drenanti per dimagrire vanno assunti solo su suo consiglio).
Detto questo, possiamo vedere assieme cosa mangiare e cosa evitare.
Cosa mangiare in una dieta che mira al drenaggio dei liquidi corporei
In una dieta che mira al drenaggio dei liquidi in eccesso, non dovrebbero mai mancare la frutta e la verdura di stagione. Tra le opzioni migliori è possibile chiamare in causa il cocomero, ideale per degli spuntini estivi idratanti, ma anche le prugne e i frutti di bosco, senza dimenticare l’uva.
Per quanto riguarda, invece, le verdure, da citare sono i cetrioli, così come il sedano, che ha anche il vantaggio di essere a calorie negative ed è ideale nei casi in cui si ha la necessità di tenere sotto controllo pure gli accumuli di grasso.
Nei mesi più freddi dell’anno, in una dieta drenante non dovrebbero mai mancare i broccoli e i carciofi.
Quando si parla delle proteine, il consiglio è di orientarsi verso quelle ad alto valore biologico, evitando di esagerare.
Da non trascurare è altresì l’apporto di fibre, nutrienti fondamentali per risolvere la stipsi, una problematica che, a suo modo, può provocare un eccessivo accumulo di liquidi.
Attenzione, però: come in tutti i casi, anche quello delle fibre richiede attenzione alla quantità. L’optimum prevede il fatto di mantenersi entro i 30 grammi al giorno. Può capitare di non essere abituati ad assumerle, situazione tipica, per esempio, di chi non è avvezzo al consumo di frutta e verdura. In questi frangenti, la cosa migliore da fare è introdurle gradualmente. In questo modo, è possibile abituare l’intestino a un lavoro più intenso.
Cosa evitare
A questo punto, vediamo cosa evitare in una dieta drenante. Da bandire sono gli alcolici e i superalcolici, ma anche la maggior parte dei tagli di carne rossa. Essenziale è non eccedere con i salumi. Lo stesso si può dire in merito al caffè.
Esempio di menù
Vediamo un esempio concreto di menù per una dieta drenante.
- Colazione: uno yogurt magro o, in alternativa, una tazza di latte parzialmente scremato con un cucchiaio di cereali integrali. Un paio di albicocche;
- spuntino: una pesca e un pugno di frutta secca;
- pranzo: insalata di farro con pesto, pomodoro e basilico. Un piatto di insalata mista;
- spuntino pomeridiano: una centrifuga a base di carota e ananas;
- cena: vellutata di porri con patate e zucchine, accompagnata da un paio di crostini.
Dieta… e non solo: come potenziare gli effetti dell’alimentazione sana
La dieta drenante, molto spesso, è solo uno degli step da considerare quando si parla di eliminazione dei liquidi in eccesso. Per potenziarne gli effetti, si possono chiamare in causa anche alcuni trattamenti di medicina estetica.
Uno dei più popolari è la mesoterapia, protocollo che prevede l’inoculazione, attraverso piccoli aghi, di farmaci omeopatici scelti in maniera specifica dal medico estetico per contrastare il problema della ritenzione.
Un altro trattamento che aiuta a dare un boost alla dieta drenante è la carbossiterapia. In cosa consiste? Nell’inoculazione di anidride carbonica, i cui benefici in ambito estetico sono al centro dell’attenzione scientifica da più di 100 anni.
Viene iniettata allo stato gassoso, attraverso micro aghi che, a loro volta, sono collegati a un macchinario che eroga il gas.
In entrambi i casi, si parla di trattamenti che vengono effettuati in contesto ambulatoriale. Ciò vuol dire che non è necessario seguire percorsi di guarigione e che si può tornare in maniera pressoché immediata alle proprie attività quotidiane.