Come curare la prostatite

La prostatite è un’infiammazione che interessa la ghiandola prostatica. Essa non deve essere confusa con l’ipertrofia prostatica benigna e neanche con il tumore alla prostata. Si può parlare di diverse tipologie di prostatiti: batteriche, acute, croniche, asintomatiche e anche non batteriche. Per poter risalire a quale sia quella che affligge un soggetto, è importante procedere a delle analisi specifiche.

In particolare si procederà con analisi del sangue, delle urine, su campioni di sperma e infine anche su liquido prostatico. In linea di massima essa si manifesta con dei sintomi specifici che sono anche piuttosto comuni. In ogni caso, si consiglia, per decidere un trattamento mirato, di procedere con degli accertamenti che siano in grado di dare risposte, al fine di elaborare una corretta terapia.

Prostatite sintomi

La prostatite si manifesta come un gonfiore e relativa infiammazione della ghiandola prostatica, situata sotto la vescica degli uomini, grande più o meno come una noce. Questa ghiandola produce un fluido in grado di nutrire e trasportare lo spema.

Quando un uomo è affetto da prostatite potrebbe sentire dolore nella minzione, con sgocciolamento e altri sintomi come: dolore all’inguine, talvolta anche febbre. L’infiammazione alla prostata può colpire uomini di tutte le età e tende ad essere molto più frequente negli uomini di età inferiore ai 50 anni.

Questa condizione tende a presentarsi per via di cause specifiche che a volte non sono semplici da identificare. Proprio per questo si consiglia di rivolgersi sempre a un esperto e a tal proposito può essere utile il sito www.andreadelgrasso.it. Risalire alle cause è molto importante per riuscire ad intraprendere una terapia efficace. Ad esempio, quando essa è causata da un’infezione batterica, allora si interverrà con degli antibiotici.

Quindi per tutti gli uomini, è indispensabile porre attenzione su una serie di segnali che il corpo può lanciare:

  • dolore e bruciore durante la minzione;
  • minzione difficoltosa;
  • minzione frequente e urgente;
  • gocciolamento post minzione;
  • urina nuvolosa;
  • sangue nelle urine;
  • dolore all’addome, inguine o parte bassa della schiena;
  • dolore allo scroto e al retto;
  • disagio o dolore al pene o ai testicoli;
  • eiaculazione dolorosa;
  • sintomi influenzali.

Prostatite: cause e fattori di rischi

Per comprendere come curare la prostatite, occorre innanzitutto risalire a quelle che possono essere le possibili cause. Quando si parla di prostatite batterica essa può essere causata da ceppi di batteri comuni che penetrano nella prostata. In questo caso la cura più efficace è la somministrazione di antibiotici specifici.

Se invece si notano dei danni ai nervi del tratto urinario inferiore, allora la causa non è certo un’infezione batterica, ma forse sono i residui di un intervento chirurgico o di un trauma subito nell’area. Ci sono poi alcuni casi in cui le cause specifiche non possono essere identificate.

Oltre alle possibili cause, occorre considerare anche quelli che sono i principali fattori di rischio:

  • età;
  • aver avuto una precedente prostatite;
  • infezione alla vescica o all’uretra;
  • trauma a livello pelvico;
  • trauma da utilizzo di un catetere urinario;
  • HIV / AIDS;
  • biopsia prostatica svolta precedentemente.

Ma prendersi cura dell’infezione è ancora più importante per evitare delle possibili complicanze come: infezione batterica, infiammazione dell’epididimite;

ascesso prostatico e anomalie e infertilità del seme che in genere si presentano con la prostatite cronica.

Quello che risulta importante specificare è che non ci sono prove specifiche che siano in grado di evidenziare un legame tra prostatite e cancro alla prostata.

Come si cura la prostatite e come si procede a diagnosi

Riuscire a diagnosticare la prostatite vuol dire escludere anche altre possibili complicanze. Quando ci si rivolge a uno specialista del settore, esso andrà ad indagare sulla storia clinica del soggetto e sui sintomi presenti. Si procederà poi a un esame fisico con quello rettale digitale, per avere un quadro completo della situazione.

In genere si inizia da un test delle urine, per ritrovare dei segni di infezione, successivamente si chiederanno delle analisi del sangue e a un massaggio post-prostatico, a cui però si ricorre raramente. Solo dopo questa trafila si procederà con degli esami diagnostici, in particolare una TAC al tratto urinario e alla prostata, un’ecografia alla prostata e raggi X.

Riuscendo dunque a risalire a quelle che sono le cause della prostatite di può comprendere come curare la prostatite. Ovvio che non si tratta di una problematica che passa da sola. In genere vengono prescritti degli antibiotici, che nel caso in cui si verifichino sintomi gravi possono essere somministrati per via endovenosa.

 

In genere la cura dura dalle 4 alle 6 settimane.