I ceci sono dei legumi ricchi di proprietà che sembrano essere in grado di apportare una serie di possibili effetti benefici sul cuore e possono aiutare ad abbassare la glicemia. Tra gli alimenti più antichi e coltivati al mondo, rappresentano, quindi, un alimento ricco di possibili proprietà benefiche. 

Questi legumi originari dell’Asia occidentale, oggi sono diffusi in tutte le aree del mondo dove caratterizzano e influenzano varie culture culinarie. Anche se la tipologia più diffusa è tonda e di colore beige, esistono in commercio altre varietà tutte con gli stessi valori nutrizionali e caratteristiche. Scopriamo quanti carboidrati sono contenuti in un etto di ceci e quali nutrienti possiedono.

Ceci: calorie e valori nutrizionali

Il seme secco sembra essere molto calorico, infatti 100 grammi ceci possono apportare circa 378 calorie, mentre il contenuto in macronutrienti sembra essere più equilibrato rispetto quello di altri legumi, così distribuito: 6,04% di grassi, 62,95% di carboidrati e 20,47 di proteine.

Il contenuto proteico dei ceci è molto elevato e rappresenta un possibile alimento consumabile anche da parte di coloro che seguono regimi alimentari vegani, vegetariani e da chi desidera variare le fonti proteiche della propria alimentazione. Grazie all’ottimo apporto di proteine, fibre e basso contenuto di zuccheri, il consumo dei ceci può essere ideale anche per coloro che soffrono di diabete o problemi legati a disequilibri della glicemia. 

I ceci sembrano essere anche:

  • una buona fonte di fibre: sia solubili che insolubili, in quanto sembrano essere in grado di potere aiutare a ridurre i livelli di colesterolo, glicemia, ma anche di potere aiutare a migliorare il transito intestinale, aumentando il senso di sazietà. Le fibre insolubili possono, invece, aiutare a contrastare la possibilità di incorrere in possibili disturbi digestivi;
  • privi di glutine, ricchi di vitamine, minerali: tra cui potassio, calcio, vitamine del gruppo B (in particolare B5 e B3), fosforo, magnesio, folati e ferro;
  • ricchi di sostanze fitochimiche: chiamate “saponine”, che possono essere utili per aiutare a favorire il benessere delle donne, in quanto possono agire come antiossidanti naturali. Queste sostanze sembrano essere in grado di proteggere dall’osteoporosi, aiutando a ridurre l’assorbimento intestinale dei trigliceridi e del colesterolo.

Sia lo strato esterno (chiamato cuticola) che il seme interno dei ceci è composto da una buona quantità di fitonutrienti. Esternamente predominano i flavonoidi, tra cui spiccano la quercetina, il kemferolo e miricetina. La parte interna dei ceci, invece, è ricca di acido ferulico, acido clorogenico, acido caffeico e acido vanillico. Tutte queste sostanze, insieme, possono agire come possibili antiossidanti naturali. 

Quanti ceci mangiare?

Il consumo dei ceci può essere inserito all’interno di un’alimentazione che sia varia e bilanciata. Per sapere con certezza le quantità da consumare e in quale regime alimentare poterli inserire, è sempre bene rivolgersi a un nutrizionista esperto. Solitamente, se si utilizzano i ceci secchi una porzione corrisponde a circa 50 grammi, oppure a 150 grammi quando si utilizzano quelli freschi, surgelati o in scatola.

Per quanto riguarda la farina di ceci, una porzione corrisponde a circa 50 grammi. Una porzione di ceci può fornire circa 170 kcal, provenienti in particolare da carboidrati e proteine.

Secondo le linee guida per una sana e corretta alimentazione, gli esperti consigliano di assumere ogni settimana tre porzioni di legumi, da alternare durante la settimana con altri legumi poiché una dieta varia può aiutare a fornire al nostro corpo una serie di nutrienti che possono essere preziosi per il benessere del nostro organismo.